29 Giu La Novarese dopo la chiusura #01
Nei primi anni Ottanta furono avanzate alcune proposte per rendere la Novarese sede della nuova Provincia, oppure dell’Università della Romagna, o ancora dei Centri di formazione professionale. Un’altra idea molto gettonata era quella di ricavarne un ostello con mensa, campeggio, campo sportivo e area spettacoli, per sostenere il turismo giovanile.
Nel 1986 emerse il bisogno urgente di trovare sedi adeguate per gli istituti scolastici riminesi (in particolare l’Einaudi) e le colonie come la Murri, la Bolognese e la stessa Novarese erano state indicate dalla FGCI (la Federazione dei Giovani Comunisti) come possibili destinazioni, con costi stimati inferiori alla costruzione ex-novo. Nel maggio di quell’anno la Novarese fu a questo proposito occupata simbolicamente da alcuni studenti.
Nel 1993, con l’approvazione del Piano Territoriale Paesistico della Regione Emilia-Romagna, una ventina di colonie fu dichiarata di «interesse storico-testimoniale di complessivo pregio architettonico». In un primo momento per alcune di esse – tra cui quelle dell’ambito del Marano (Reggiana, Bolognese e la stessa Novarese) – le uniche destinazioni d’uso compatibili erano le «attività ricettive specialistiche» (soggiorni temporanei) e le «strutture culturali», ovvero centri di ricerca, musei, sedi espositive, biblioteche, archivi. In seguito il ventaglio delle possibili utilizzazioni venne ampliato, includendo anche alberghi, ostelli, cliniche della salute, studentati, scuole, cinema, centri giovanili. In quel periodo infatti si parlò di convertire la Novarese in una multisala, l’ing. Cervellati fu contattato dalla Warner Bros.
Molte di queste proposte furono illustrate anche al convegno, tenuto alla Colonia Reggiana nel 1994, dal titolo “Un impero allo sfascio”, ma senza risultati apprezzabili.
Il 17/02/1996 la colonia venne dichiarata “monumento nazionale” con Decreto del Ministero per i Beni e le Attività culturali.
Nel 1999 i Verdi di Rimini fecero una proposta, rivolta ai privati interessati ad investire nell’area del Marano, di realizzare un campus universitario dentro la Novarese, ad esempio per ospitarvi un corso di laurea in fisioterapia, come alternativa all’ennesimo progetto di mega-hotel stile “Le Conchiglie”.
Nelle immagini Minghini, l’occupazione degli studenti il 26 maggio 1986 (Archivio fotografico Biblioteca Gambalunga)
Fonti: Il ponte, 30/1/1983, 1/6/1986; Il resto del carlino, 27/5/1986