07 Apr La Colonia marina della Federazione fascista novarese #05
Gli organi di informazione del Partito misero particolarmente in risalto la speditezza dei lavori, come segno di efficienza fascista: la colonia infatti venne ultimata in soli 126 giorni e questo fu possibile perché «centinaia di operai suddivisi in tre turni di otto ore, lavorarono tutti i giorni per tutte le ventiquattro ore»!
Questa a grandi linee la sequenza dei lavori: già alla fine del mese di marzo del 1934 le fondamenta ed i pilastri di elevazione del piano seminterrato erano posti. Poche settimane dopo era quasi ultimata l’ala destra. Il 26 maggio era pressoché terminato il terzo piano e il 10 giugno mancava oramai solo la sopraelevazione della torre centrale.
Il 7 luglio veniva compilato il verbale di ultimazione dei lavori principali. Tuttavia affinché la colonia fosse pronta per accogliere i primi ospiti mancavano ancora alcuni dettagli: la posa delle piastrelle di marmo, l’impianto elettrico, l’intonacatura, gli arredi e le attrezzature.
A completare l’opera fu il successore di De Collibus, Pasquale Paladino, che dovette affrontare assieme al Segretario amministrativo Perrino alcuni problemi nel reperimento dei fondi e nelle pratiche burocratiche, anche se nella stampa dell’epoca non v’è traccia di tutto ciò.
Nella foto in alto lo stato dei lavori al 26 maggio 1934
Fonti: Italia giovane (aprile-maggio-giugno 1934); “La colonia marina di Rimini della Federazione dei Fasci di Novara”, in Natura (n. 9/1934); “La colonia a Miramare di Rimini e la Federazione dei Fasci di Novara”, tesi di dottorato di M.G. Tampieri, Università “Federico II” di Napoli, 2013