Le colonie marine: organizzazione e funzionamento #03 - Il Palloncino Rosso
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Le colonie marine: organizzazione e funzionamento #03

Le colonie marine: organizzazione e funzionamento #03

 

Concludiamo la breve rassegna sull’organizzazione e il funzionamento delle colonie marine negli anni ’20-’30, esaminando i consigli e le raccomandazioni del dott. Guido Nanni.
Fino ad ora abbiamo avuto un inquadramento generale, osserviamo quindi più da vicino lo svolgimento della vita quotidiana, interna ed esterna. Le prime indicazioni riguardano la gestione dell’arrivo in colonia: accertamento del possesso della cartella sanitaria, per separare immediatamente i malati infettivi; doccia e “tosatura” per i portatori di parassiti; distribuzione del corredino e ritiro degli affetti personali.
Fondamentale regola di una buona cura marina è, per quanto riguarda la vita diurna, lo stare il più possibile all’aria aperta, negli orari più favorevoli per le condizioni fisiologiche dei bimbi: quindi vicino alla riva, per godere delle brezze marine, della luce, della salsedine; oppure all’ombra di alberi ricchi di fogliame, possibilmente della serie balsamico-resinosa. Durante la notte, camerate ampie e ariose con finestre aperte per garantire ricambio di ossigeno ed evitare il ristagno.

Passando invece alle attività specifiche, si inizia con la ginnastica respiratoria, che però deve durare pochi minuti per evitare che il bimbo si stanchi e si perdano i benefici. Pure il canto corale è di aiuto, per l’azione meccanica ma anche morale e ricreativa.
Per quanto riguarda invece l’elioterapia, si devono necessariamente seguire precisi passaggi:
1) acclimatazione: devono trascorrere almeno 2/3 giorni prima dell’esposizione al sole, nudi e immobili, a seconda di costituzione ed età; si sta distesi sulla sabbia o sui lettini, alternativamente bocconi e supini, solo con costume e cappellino;
2) graduazione: si aumenta l’esposizione di due minuti alla volta per posizione, fino ad un massimo di venti minuti, ovvero quaranta in totale, che per un bimbo sono più che sufficienti;
3) scelta dell’ora: orario prediletto, tra le nove e le dieci del mattino, prima del bagno;
4) continuità della cura: è importante proseguire la cura per tutti e quaranta i giorni di permanenza in colonia, eccettuati i casi conclamati di insofferenza ai raggi diretti del sole.

Anche per la balneoterapia i precetti sono simili: dopo una iniziale acclimatazione di tre giorni, si aumenta la durata della immersione dai tre minuti iniziali, fino ad un massimo di venti, per evitare un eccessivo raffreddamento. Orario ottimale: 10.30 del mattino, sconsigliato un secondo bagno nel pomeriggio.
Infine un accenno alla dieta: tra le varie ricette in voga al tempo (latteo-vegetariana, prevalentemente carnea, di misura o super-alimentazione), Nanni predilige un regime sostanzioso ma variato, con uso delle specialità regionali; soprattutto, usando il più possibile alimenti freschi e genuini e alternando le cotture. Da evitare: vino, spezie, caffè puro, frutti di mare, pesci conservati, bevande ghiacciate e alimenti riscaldati. Nelle immagini proponiamo le tabelle alimentari tipo.

(Fonte: Atti del Terzo Convegno nazionale di Talassoterapia, Grado, 1929; immagini: Archivio fotografico della Biblioteca Gambalunga)